Era una bellissima notte, l’aria fresca e asciutta scendeva dai monti come una grande coperta pronta ad avvolgerti senza farti sentire freddo; le stelle brillavano in mezzo a qualche fine velatura grigio perlacea; per strada non c’era nessuno. Passavamo in auto nelle vie deserte, incrociando solo di rado qualche altra macchina guidata, come la nostra, da altri turisti. Nelle case, alcune finestre erano illuminate, con luci tenui, ma sembravano vuote, come un immenso luna park disabitato. Ripensavo a qualche ora prima, mentre avevamo fatto un giro in centro, per attendere che la fatica della lunga escursione montana della giornata avesse ancor più la meglio sul nostro appetito. La pulizia e l’ordine dell’ambiente circostante faceva da specchio al carattere nordico del paesaggio. La piazza centrale, con la fontana ed il monumento a Mahler, non è che una perfetta circonferenza posta in mezzo al paese, contornata da costruzioni di chiaro stile austro-ungarico. Compresa la chiesa,
"Elzeviro" significa articolo giornalistico di approfondimento, di solito non legato alla cronaca, che non essendo un pezzo d'informazione in senso stretto, dovrebbe brillare per le sue qualità letterarie...