1. Via degli Dei al contrario (FI-BO) , da Fiesole a Bàdolo (Sasso Marconi), settembre 2007 – giugno 2016. Ho saldato il mio debito con questo cammino, il primo "vero" intrapreso, di una serie che spero continuerà. Allora il tempo inclemente fermò i miei passi sulle pendici dell'Appennino bolognese. Ora ho completato il percorso arrivando fino a Badolo. Come un filo spezzato, ho riannodato il pezzo che mancava a quelli che già c’erano. Sotto un sole cocente, la magia della Futa e dei suoi antichi selciati si è di nuovo svelata ai miei occhi; poi il declivio collinare emiliano si è infranto sul contrafforte pliocenico del monte Adone. Mentre camminavo, mi sono imbattuto in una spirale di ricordi della mia infanzia, che mi hanno fatto commuovere: c’era mio nonno che mi portava nel bosco sopra Lastra a Signa, insegnandomi il nome degli alberi e delle piante che incontravamo; c’ero io, bambino attento, anche se non abbastanza conscio del fatto che quei momen
"Elzeviro" significa articolo giornalistico di approfondimento, di solito non legato alla cronaca, che non essendo un pezzo d'informazione in senso stretto, dovrebbe brillare per le sue qualità letterarie...